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Ciao a tutti.
Mi cimento per la prima volta a scrivere un articolo, quindi abbiate pietà di me :D
Bando alle ciancie.
Con questa primo articolo mi prefiggo di rendervi autonomi nel lancio delle query per interrogare il DB.
Transazioni e modifiche dei dati saranno oggetto di un'altro articolo, per evitare di mettere troppa carne al fuoco sin da subito.
ZEOS è una libreria molto potente nel suo insieme, spesso la si usa come alternativa ai driver Express Borland/Codegear/Embarcadero.
La paragono a DBExpress visto che cambiando qualche parametro, si cambia il DB Engine target dell'applicazione. Le altre soluzioni prevedono il cambio di componenti di connettività (se va bene, solo quelli).
I componenti di connettivita e data aware di VCL/LCL coprono la maggior parte delle esigenze per le applicazioni classiche.
ZEOS permette di gestire agilmente anche le situazioni non proprio ortodosse.
In questo articolo, cercherò di fare una panoramica su come utilizzare ZEOS in modo ... low level programming, se mi passate l'espressione, in modo da poter gestire queste situazioni.
Chi lo ha installato su Lazarus ha notato che ci sono diversi pacchetti che vengono compilati, ma solo uno viene installato, per l'appunto zcomponent.lpk.
Questo pacchetto dipende da altri 4:
zcore.lpk
Contiene classi e interfaccie utilizzate da tutti gli altri pacchetti. Una sorta di libreria base.
zparsesql.lpk
Questo pacchetto contiene delle librerie di aiuto per i vari DB Engine.
Chi ha lavorato o smanettato con almeno due DBEngine, sa che sono molte le estensioni che ogni motore aggiunge. Per verificare, controllate le specifiche di liguaggio di due engine open source, Firebird e MySQL.
zplain.lpk
Plan è il pacchetto che contiene tutti i Wrapper alle librerie (dll, so e così via) messe a disposizione dai vari DB per connettersi. E' qui che dovreste mettere il vostro "driver" il giorno che scriverete il vostro DB Engine.
Se non trovate il file ZPlanXXXX.pas vuol dire che ZEOS non supporta quel DB Engine. Esempio per tutti DB2. Zeos non supporta (per questioni di licenza) IBM DB2
Eventualmente una disamina sull'anatomia del driver può essere interessante, ma ai nostri fini è solo accademica.
zdbc.lpk
Questo è il cuore pulsante di ZEOS.
Per poter accedre a questo pacchetto dal nostro codice, basta includere una unit :ZDBCIntfs.
Per "accendere" il motore di ZEOS Low Level, basta una semplice chiamata:

var Connection : IZConnection;
..
  Connection := DriverManager.GetConnection(connectionURL);

Per spegnerlo

  Connection.Close;
  Connection := nil;     

Connection URL è una stringa che deve contenere alcune informazioni semplici, faccio subito un esempio pratico:
'zdbc:sqlite-3:/path_e_file_sqlite'
Come potete notare sembra un indirizzo di rete, e in effetti si ispira proprio a quella sintassi.
[Protocollo]:[Driver]:[Driver data].
Per gli indirizzi di rete, il formato è protocollo:host[:port]:[percorso della risorsa]. (Il formato string "URL" prevede anche altri parametri, tipo user name, per protocolli di rete diversi dall'HTTP e HTTPS)
Per chi usa altri linguaggi, ad esempio Java, si renderà contro immediatamente che è lo stesso modo per utilizzare i driver JDBC, ed in effetti ha moltissime funzionalità esportate come in JDBC. Quindi (anche se non dichiarato) è un framework compatibile con le specifiche ODBC per UNIX (un sotto insieme di ODBC per Microsoft).
Torniamo a ZEOS dopo questa piccola digressione.
Cerchiamo una corrispondenza tra il componente TZConnection e i pezzi della stringa di connessione (basta che trascinate un componente ZConnection su di una Form/DataModule).
Per la lista di Driver supportati dalla vostra installazione in Lazarus, consultate la proprietà protocol. (Qui il nome della property è forviante, ma hanno scelto questo nome).
Per la risorsa (parametro specifico per l'engine) è la property Database.
Per un SQLITE basterà mettere il nome del file da utilizzare come DB, per un Firebird, il file o l'alias configurato. Per un Oracle il SID, MySQL ...
Come vedete, fino a qui, al posto di utilizzare il componente TZConnection, ci sono due righe di codice. A questo non si è ancora visto nulla di nuovo, apparentemente solo un modo più "difficile" di fare le cose.
Lanciamo la nostra prima query, chiediamo a SQLITE quali sono le tabelle nel db:
var
  statement:IZStatement;
  cursore  :IZResultSet;
begin
  [...]
  statement := FConnection.CreateStatement;
  cursore   := stmt.ExecuteQuery('SELECT tbl_name FROM SQLITE_MASTER WHERE (type=''table'') AND  (NOT tbl_name LIKE ''sqlite_%'') ORDER BY tbl_name');
E per chiudere il cursorse:
  cursore := nil;
  stmt := nil;
Come si potrà notare non c'è bisogno di componenti (quindi il nostro programma avrà bisogno di meno Ram/Spazio su disco).
Il modo di fare la fatch del cursore è semplicissimo:
while rs.next do
begin
[...]
end;

Quindi, rispetto ai componenti classici, non c'è bisogno di fare un :
while not cursore.EOF do
begin
  [...]
  cursore.NEXT;
end;


Non so voi, ma dimentico spesso l'ultima riga :D

Come si accede alle colonne?
cursor.get[xxxxx](indice).
o
cursor.get[xxxxx]ByName(nome della colonna).

la sintassi è molto diversa da quella a cui siamo abituati con i componenti classici.

cursor.Fields[indice].as[xxxx]
cursor.FieldByName(nome).as[xxxx]

Altra differenza: con ZEOS le colonne iniziano da 1 e non da 0 come verrebbe da pensare.

Piccolo esempio completo di lettura dei dati di un DB SQLITE:

procedure TMainModel.loadDatabase();
var
  stmt  :IZStatement;
  rs  :IZResultSet;
begin
  stmt := FConnection.CreateStatement;
  rs   := stmt.ExecuteQuery('SELECT tbl_name FROM SQLITE_MASTER WHERE (type=''table'') AND  (NOT tbl_name LIKE ''sqlite_%'') ORDER BY tbl_name');

  while rs.Next do
    begin
      loadTable(rs.GetStringByName('tbl_name'));
    end;
  rs   := nil;
  stmt := nil;
End;

procedure TMainModel.loadTable(const nomeTabella : String);
{
Qui puoi caricare i dati in una qualche maniera, a te conveniente, in memoria,
porto come esempio, lo scrivere a console tutte le colonne in modo che vengano
interpreatate come stringa. (Non sapendo a priori il tipo).
Eventualmente puo fare un'operazione analoga caricando i dati in un documento XML.
}  

var
  fieldIdx  :Integer;
  stmt  :IZStatement;
  rs  :IZResultSet;
  rsMeta  :IZResultSetMetadata;
begin
  Writeln('Tabella',nomeTabella);
  try
    stmt    := FConnection.CreateStatement;
    RS      := stmt.ExecuteQuery(Format('SELECT * FROM %s',[nomeTabella]));
    rsMeta := rs.GetMetadata;
    while RS.Next do
      begin
      for fieldIdx := 1 to rsMeta.GetColumnCount do
        begin
          Writeln(rsMeta.GetColumnLabel(fieldIdx)),'=', rs.GetString(fieldIdx));
        end;
      end;
  finally
    rsMeta := nil;
    rs     := nil;
    stmt   := nil;
  end;
end;

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Attenzione

L'articolo è da considerarsi obsoleto in quanto fa uso di una libreria che oramai è stata pienamente superata dal codice presente nella unit fpjson distribuita insieme al compilatore pascal.
Una documentazione molto esauriente (tratta sia XML che JSON) è stata fornita dall'autore stesso della unit ed è visionabile tramite il seguente link:
http://www.freepascal.org/~michael/articles/webdata/webdata.pdf

Segue l'articolo originale.


Articolo originale

Si sente spesso parlare di file JSON e se ne sente spesso parlare
relativamente allo sviluppo su web in quanto basato sul linguaggio
JavaScript (Standard ECMA-262 3ª edizione dicembre 1999).
In realtà la sua vera natura - quella di essere un formato per
l'interscambio di dati tra applicazioni - lo ha portato ad essere
usato nei contesti più disparati nell'ambito della programmazione e,
come si può desumere da "http://www.json.org/", oramai esistono
librerie per moltissimi linguaggi di programmazione, incluso il FreePascal.

Ha diverse mancanze rispetto all'XML. Ad esempio non ha il concetto di
attributo e non è utilizzabile né con file XLST, né con file DTD.
Ha però dalla sua la semplicità della rappresentazione delle
strutture dati (e quindi facilità nel parsing) e la semplicità di
essere letto e manipolato dagli esseri umani.

Giusto per avere un primo e semplice approccio, segue un esempio in
questo formato:

Codice: [Seleziona]

{
  "nome"     : "Paolo Rossi",
  "eta"      : 33,
  "email": ["prossi@ppp.it","paolorossi@xpop3.it"],
  "indirizzi": [
    {
      "indirizzo": "Via Dei Mille, 34",
      "citta"    : "Milano",
      "provincia": "MI"
    },
    {
      "indirizzo": "Via T. Tasso, 1",
      "citta"    : "Messina",
      "provincia": "ME"
    }
  ]
}


La semplicità salta subito all'occhio. Si tratta fondamentalmente di
combinazioni nome/valore dove il valore, quando di tipo stringa, è
delimitato dal doppio apice.
Un accenno particolare va ai campi "email" ed "indirizzi" che in
realtà sono rappresentazioni di array. Un array è delimitato dalle
parentesi quadre e quando composto da una semplice lista di valori
("email") basta indicare gli elementi separati da una virgola. Quando
invece l'array è composto da tipi strutturati ("indirizzi"), gli
elementi vanno specificati tra parentesi graffe.


Ora però, come esempio pratico, vorrei proporre l'uso di questo
formato per la memorizzazione delle impostazioni necessarie ad una
ipotetica applicazione dedicata all'aggiornamento dei database.

Segue il contenuto del file "": database.def.
Codice: [Seleziona]

{
  /*
    questo è un commento                              
  */

  /* impostazioni globali */
  "name"    : "Employee",
  "release" : "0.1",

  /* informazioni sui database da aggiornare */
  "targets": [
    {
      "type"    : "Firebird 2.0",
      "host"    : "192.168.0.1",
      "database": "/db/fb2.0/myprojects/EMPLOYEE.FDB",
      "user"    : "SYSDBA",
      "password": "masterkey",
      "settings": [
         {
           "type"     : "database",
           "page"     : "8192",
           "dialect"  : 3,
           "collation": "ISO8859_1"
         }
      ]
    },
    {
      "type"    : "Firebird 1.5",
      "host"    : "192.168.0.2",
      "database": "/db/fb1.5/myprojects/EMPLOYEE.FDB",
      "user"    : "SYSDBA",
      "password": "masterkey",
      "settings": [
         {
           "type"     : "database",
           "page"     : "8192",
           "dialect"  : 3,
           "collation": "ISO8859_1"
         }
      ]
    }
   
  ],

}


La libreria che andremo a provare l'ho stata scaricata dal sito
http://code.google.com/p/superobject/downloads/list
e per chi volesse saperne di più: http://www.progdigy.com/
Si tratta di sorgenti con doppia licenza: MPL o LGPL. Una volta
decompresso il file superobjectv1.2.4.zip, avremo a disposizione 2 file
sorgenti chiamati superobject.pas e superxmlparser.pas che si occupano
rispettivamente del parsing dei file JSON ed XML. A corredo anche una
serie di demo e di progetti test da studiare. Tra le demo, ci sono
interessanti applicazioni con google search, RTTI e VirtualTreeView.

Tornando al nostro ipotetico tool per l'aggiornamento di database,
andiamo a creare, con Lazarus, una nuova applicazione. Tramite
l'analizzatore progetti possiamo aggiungere la unit superobject.pas al
nostro progetto (il tutto risiede in un unico file .PAS e non
ci sono pacchetti da installare).
Sulla form principale aggiungiamo:
- un TEdit chiamato edDefPath ed impostiamo la proprietà Text con la
fullpath del file database.def
- un TButton
- un TMemo chiamato Memo1

Torniamo al sorgente della form principale e, sotto implementation,
mettiamo in "uses" superobject. Fatto questo, nella sezione public,
dichiariamo:
    procedure ScanDef(FilePath: string; log: TStrings);

segue il relativo codice:
Codice: [Seleziona]

procedure TForm1.ScanDef(FilePath: string; log: TStrings);
var
  obj, item: ISuperObject;
  tottargets, scanitem: integer;
  tottsettings, scansettings: integer;
begin

   try

     log.Add('reading structure...');
     log.Add('   path: ' + FilePath);
     obj := TSuperObject.ParseFile(FilePath, TRUE);
     log.Add('   read success');

     log.Add('   type       : ' + obj['type'].AsString );
     log.Add('   name       : ' + obj['name'].AsString );
     log.Add('   release    : ' + obj['release'].AsString );

     // targets
     tottargets := obj['targets'].AsArray.Length;
     log.Add('   nr. targets: ' + IntToStr(tottargets) );
     for scanitem:=0 to tottargets - 1 do begin
        item := obj['targets'].AsArray.O[scanitem];
        log.Add( '   * target: ' + inttostr(scanitem + 1) );
        log.Add( '      type        : ' + item['type'].AsString );
        log.Add( '      host        : ' + item['host'].AsString );
        log.Add( '      path        : ' + item['path'].AsString );
        log.Add( '      user        : ' + item['user'].AsString );
        log.Add( '      password    : ' + item['password'].AsString );

        tottsettings := item['settings'].AsArray.Length;
        log.Add('      nr. settings: ' + IntToStr(tottsettings) );
        for scansettings:=0 to tottsettings - 1 do begin
           item := item['settings'].AsArray.O[scansettings];
           log.Add( '      * settings: ' + inttostr(scansettings + 1) );
           log.Add( '         type     : ' + item['type'].AsString );
           log.Add( '         page     : ' + item['page'].AsString );
           log.Add( '         dialect  : ' + item['dialect'].AsString );
           log.Add( '         collation: ' + item['collation'].AsString );
        end;

     end;

   except
      on e: exception do begin
         log.Add('');
         log.Add('');
         log.Add('*** ERRORE ***');
         log.Add(e.Message);
      end;
   end;

end;


Ultima cosa da ricordare, impostare il richiamo della procedura

nell'evento double click di Button1:

Codice: [Seleziona]

procedure TForm1.Button1Click(Sender: TObject);
begin
   ScanDef(edDefPath.Text, Memo1.Lines);
end;


a questo punto non resta che lanciare il tutto con F9 e cliccare su
Button1. Se tutto è andato come doveva, vedrete popolare il Memo con
le impostazioni lette dal file.

Quello mostrato qui è solo un piccolo sottoinsieme delle possibilità
che si hanno a disposizione con l'utilizzo di questa libreria; una
volta iniziato a capire come funziona è possibile dare un'occhiata
alle varie demo e al file README.html per scoprirne altre funzionalità.

Buon Lavoro.
nomorelogic
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02 Mar 2012 - Overload di operatori

Overload di operatori

L'overload di operatori con Free Pascal è molto più performante di quello con Delphi (vale solo su strutture) ed è di una semplicità estrema.

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22 Feb 2012 - Dataset virtuale

A volte si presenta la necessità di lavorare con dei dataset virtuali ovvero dataset che non fanno riferimento ad una tabella reale.
I casi sono i più disparati, ad esempio per usare i file come se fossero dei database oppure per fare degli esempi che simulino l'uso di un database!

Bene vediamo come funzionano, per prima cosa creiamo un nuovo progetto applicazione e nella form che ci si presenta inseriamo dalla Tab "Data Access" un oggetto DataSource e un oggettoTBufDataSet (che rinomineremo VDset ovvero Virtual DataSet).
Poi ci spostiamo nella Tab "Data Controls" e inseriamo una TDBGrid sulla form, inoltre aggiungiamo anche due nuovi pulsanti che useremo per applicare un filtro ai dati e uno per rimuovere il filtro ai dati.

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25 Gen 2012 - Linux + Zeos + Firebird

Capita di voler utilizzare zeos in ambiente linux per interfacciarsi al database firebird. Questa necessità può rivelarsi ostica la prima volta che si presenta. A questo scopo scrivo queste poche righe.

Ora diamo per assodato che abbiamo installato Firebird con successo sull ostra linux-box (io uso una XUbuntu 11.10), la prima cosa da fare è scaricare il pacchetto zeos da qui:
Scaricare Zeos da qui svn://zeos.firmos.at/zeos/branches/testing
E poi installarlo su Lazarus con il classico metodo usato per aggiungere file pkg. Sei invece non si ha il database installato sulla macchina ricordarsi di installare le librerie embedded di firebird.

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